L'intervista

Don Pagniello (Caritas): “Francesco ci ha insegnato a cercare l’unità” Il direttore di Caritas italiana è intervenuto ai microfoni di Radio Kalaritana

Don Marco Pagniello | Foto AgenSir

Ripartire dai poveri per costruire un mondo di fraternità. Questa una delle eredità di Papa Francesco, ricordate, ai microfoni di Radio Kalaritana, dal direttore di Caritas italiana, don Marco Pagniello.

Il ricordo

«Voglio ricordare – ha affermato il direttore – Papa Francesco facendo appello alle sue parole che sempre hanno risonato all’interno della Chiesa Cattolica e che devono continuare a risuonare. Un appello forte a non dimenticarci dei poveri. Un appello che si è trasformato sempre in gesti concreti. La prima grande Enciclica di Papa Francesco, che voglio ricordare, è l’Enciclica dei gesti di carità. Piccoli gesti, semplici, che però sono andati sempre al centro di quel suo grande desiderio di costruire ponti, di costruire fraternità».

Lo sguardo verso i poveri

«Penso a quando Papa Francesco – ha spiegato don Pagniello – in tante occasioni ci ha detto che i poveri vanno guardati negli occhi, ai poveri bisogna toccare la mano, toccare la carne, non basta servirli. E allora questo è quanto io raccolgo tra i suoi tanti insegnamenti. Di non dimenticarmi mai dei poveri e di guardare sempre negli occhi i poveri perché sono fratelli, perché sono sorelle che attraversano un momento di fatica, ma che con il mio aiuto, l’aiuto di tutti quanti noi, possono ritrovare quella bellezza di vita che forse stanno perdendo o che hanno già perso.

Partire dai poveri – ha proseguito – con lo stile del Vangelo, con lo stile della letizia, della gioia. Con quello stile che va oltre il semplice fare qualcosa per gli altri, ma con lo stile del Vangelo che è quello che Gesù ci ha insegnato, del camminare con, della condivisione, lo stile di chi non fa da solo, che coinvolge sempre altri. Perché da Papa Francesco impariamo anche a creare sempre più comunità che siano accoglienti, che siano capaci di integrare, che siano capaci di trovare sempre un posto per chi è più in difficoltà. Stile del Vangelo con quella famosa creatività che è dono dello Spirito Santo, che è dono e grazia, che ci viene da Dio stesso, una creatività che ci aiuta a non scoraggiarci di fronte alle tante difficoltà e che ci porta sempre a inventare idee nuove, strade nuove per poter includere e servire i poveri».

La costruzione di fraternità

«Partire dai poveri per costruire nuove fraternità, che sono il vero antidoto alla guerra, alla violenza, all’egoismo, una fraternità che è la via per la pace. Ricordiamo sempre le parole di Papa Francesco che non si è mai stancato, fino alla fine, a ricordarci l’impegno di ciascuno nella preghiera innanzitutto per costruire pace. Papa Francesco poi, tra le tante cose, ha sempre richiamato l’attenzione all’unità, all’unità con Dio e all’unità tra di noi e alla preghiera.

Ecco – ha concluso il direttore della Caritas nazionale – credo che questo sia un altro grande insegnamento di Papa Francesco: cercare sempre l’unità, cercare sempre ciò che ci unisce, mai ciò che ci divide, vivere questo rapporto di comunione profonda con Dio attraverso la preghiera della Parola. Ma tutto però nella semplicità e nella gioia, così come lui ha sempre fatto e mostrato. Gioia che a volte non traspariva dal suo volto, ma che invece veniva fuori dal suo sguardo dolce e accogliente».


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