venerdì santo

Digiuno e silenzio: l’Arcivescovo presiede la celebrazione in Cattedrale Astinenza, digiuno e adorazione della Croce segnano il Venerdì della Passione. A Cagliari, la liturgia si terrà alle 19 in Duomo

Il Venerdì Santo è un giorno particolarmente solenne, segnato dal silenzio, dalla meditazione e dalla penitenza. Come nel Mercoledì delle Ceneri, i fedeli sono invitati all’astinenza dalla carne.

Questa pratica penitenziale non è solo un segno di mortificazione personale, ma assume un significato più profondo: è un atto di comunione con la Passione di Cristo, che ha dato la vita per la salvezza dell’umanità. Come ricorda il Vangelo di Matteo (9,15), il digiuno è anche un modo per esprimere l’attesa del ritorno dello Sposo, cioè Cristo, che nella Pasqua celebra la vittoria sulla morte.

Il Venerdì Santo è inoltre un giorno aliturgico, ossia privo della celebrazione eucaristica. Al suo posto si tiene l’Azione liturgica della Passione del Signore, articolata in tre momenti:

  1. Liturgia della Parola, con la lettura del racconto della Passione e la solenne preghiera universale;

  2. Adorazione della Croce, al centro della celebrazione come segno della salvezza;

  3. Comunione eucaristica, distribuita con le ostie consacrate nella Messa in Cena Domini del Giovedì Santo.

A Cagliari, la celebrazione della Passione del Signore si terrà alle ore 19 in Cattedrale e sarà presieduta dall’Arcivescovo, in un momento di intensa partecipazione e raccoglimento per tutta la comunità.


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