
Il Consiglio regionale ha approvato la Finanziaria e il bilancio di previsione 2025-2027. Il voto definitivo – 31 i voti a favore e 20 i contrari – è arrivato nella notte di ieri, giovedì 17 aprile, dopo una giornata di confronto serrato tra maggioranza e opposizione in Aula. Con la discussione sui trasporti e sul turismo che ha messo in evidenza le diverse linee politiche degli schieramenti.
Le scelte
Una manovra da 9,8 miliardi, di cui il 40% impegnato su una sanità che da tempo aspetta di essere curata, al di là delle scelte compiute nella parziale riforma che ha preceduto l’arrivo della Finanziaria in Consiglio. L’approvazione della prima finanziaria del Campo largo è arrivata dopo oltre quattro mesi di esercizio provvisorio, rallentata sia dagli altri temi rimasti al centro del dibattito negli ultimi mesi – aree idonee e riforma sanitaria – che dalle incertezze legate alla possibile decadenza della presidente Alessandra Todde. Il quadro però si è chiuso con la soddisfazione della Giunta sottolineata sui social dalla presidente Todde: «Subito dopo l’approvazione delle variazioni – ha affermato la presidente – ci siamo messi al lavoro su una legge di bilancio pluriennale da quasi 10 miliardi di euro. Un cambio di passo netto, non più risorse distribuite senza visione, ma investimenti orientati verso obiettivi chiari, misurabili, con ricadute concrete per tutta l’Isola. Ogni euro speso dovrà fare la differenza. Non sprechi, ma scelte». Parole a cui hanno fatto eco quelle di soddisfazione del Partito democratico: «Con l’approvazione della legge – ha affermato il capogruppo del Pd in Consiglio Roberto Deriu – rilanciamo i settori strategici dell’isola, dando un novo impulso alla Sardegna attraverso politiche attive in materia di istruzione, sanità e sviluppo economico».
Minoranza all’attacco
Di tutt’altro avviso, invece, una minoranza che si è dimostrata collaborativa durante l’ultima settimana dei lavori ma rimasta fortemente critica su alcuni punti. Soprattutto sui trasporti e sulla decisione della Giunta di stanziare 30 milioni di euro da destinare alla eventuale partecipazione della Regione alla futura società unica di gestione degli aeroporti dell’isola. A queste si sono aggiunti diversi dubbi sollevati sul tema dell’energia e sul turismo legato agli eventi sportivi, su cui la minoranza ha accusato le forze che sostengono Todde di non aver rispettato gli impegni presi prima della discussione del testo. A chiudere il cerchio le dichiarazioni di voto finali. Ultima quella dell’ex candidato presidente Paolo Truzzu. «Una manovra sbagliata nel metodo e nel merito – ha affermato il capogruppo di Fratelli d’Italia – Si tratta di una manovra sbagliata perché non ha affrontato le questioni più importanti, una finanziaria grigia che non dà risposte alla Sardegna».
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