
Panorama di Cagliari dal bastione di Santa Croce
La popolazione residente in Sardegna continua a calare. Secondo i dati del censimento permanente dell’Istat, al 31 dicembre 2023 i residenti sono 1.570.453, con un calo di 7.693 unità rispetto al 2022 (-0,5%). L’Isola rappresenta oggi il 2,7% della popolazione italiana.
La denatalità segna un nuovo record: i nati sono stati solo 7.242, 461 in meno dell’anno precedente. Tuttavia, si è registrata anche una riduzione della mortalità: 1.787 decessi in meno rispetto al 2022, con un tasso che scende dal 13 all’11,9 per mille. Il calo più marcato si osserva a Nuoro.
Le donne, il 50,9% della popolazione, superano gli uomini di quasi 28mila unità, grazie alla maggiore longevità. L’età media sale a 48,8 anni. Sassari e Cagliari sono le province più giovani, mentre Oristano e Sud Sardegna le più anziane.
Gli stranieri censiti sono 52.041 (+1.830), pari al 3,3% della popolazione regionale. Provengono principalmente da Romania, Senegal e Marocco.
Solo il 17,1% dei residenti vive nei due principali comuni, Cagliari e Sassari, mentre il 26,6% risiede in centri con meno di 5.000 abitanti.
Il calo demografico è causato da un saldo naturale negativo (-11.524) e da quello migratorio interno (-672), solo in parte compensati dal saldo migratorio estero (+3.541).
Le province di Cagliari e Sassari accolgono insieme il 56,8% della popolazione sarda. La perdita più consistente è nel Sud Sardegna (-2.381 residenti).