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Sardegna tra innovazione e tutela ambientale: nuovi strumenti per proteggere le coste Tecnologia, studio e buone pratiche per difendere l’ambiente costiero sardo dagli effetti del cambiamento climatico

Un’inondazione

Un sistema di preallerta per le inondazioni costiere e una gestione sostenibile delle spiagge: sono questi i principali obiettivi della conferenza «Il sistema di allertamento precoce dell’impatto delle mareggiate per la tutela e la gestione delle spiagge della Sardegna», organizzata dall’Università di Cagliari al Molo Ichnusa.

Durante l’evento sono stati illustrati i risultati del progetto Neptune3 (Natural Erosion Prevision Through Use of Numerical Environment), promosso in collaborazione con Sardegna Progetta, che ha portato alla nascita del Medcoastlab: un innovativo centro di ricerca dedicato allo studio dei processi costieri e allo sviluppo di strumenti per una gestione sostenibile.

Il Medcoastlab è parte della rete di monitoraggio Oceans (Osservatorio Coste e Ambiente Naturale Sottomarino) e concentra le proprie attività sulla previsione e mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, attraverso buone pratiche per la conservazione delle coste.

«L’impatto sull’ambiente è spesso causato dall’uomo – ha spiegato il professor Sandro DeMuro, coordinatore del progetto – e per questo è fondamentale combinare ricerca, prevenzione e consapevolezza. La sostenibilità è la parola chiave: dobbiamo utilizzare le risorse nel rispetto della loro capacità rigenerativa, pensando alle future generazioni».

Sulla stessa linea il rettore Francesco Mola, che ha sottolineato l’importanza della continuità nella ricerca e nella formazione: «Abbassare la guardia significa perdere anni di progressi. Serve costanza e visione per non tornare indietro».