
Re Carlo III e la regina consorte in visita privata da papa Francesco (foto Vatican News)
Si è chiusa con un momento carico di significato l’ultima giornata romana di Re Carlo III e della Regina Camilla, che hanno festeggiato il ventesimo anniversario di matrimonio realizzando un desiderio personale: un incontro privato con Papa Francesco. Il pontefice, ricevutoli a Casa Santa Marta, si è presentato senza i naselli per l’ossigeno, segno di un miglioramento delle sue condizioni di salute. «Felicissimi che la salute del Papa ci abbia concesso di vederlo», hanno commentato i sovrani.
La giornata era iniziata a Villa Doria Pamphilj, dove Carlo e Camilla sono stati accolti dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni all’ingresso del Casino del Bel Respiro. Un appuntamento istituzionale tra i più solenni della visita, a cui è seguita la storica tappa a Montecitorio: per la prima volta un re britannico ha preso la parola dinanzi alle Camere riunite del Parlamento italiano.
Nel suo intervento, re Carlo ha scelto di citare Dante Alighieri con parole che hanno colpito l’aula: «Qualunque siano le sfide possiamo superarle insieme e potremo dire con Dante: “E quindi uscimmo… a riveder le stelle”». Il monarca ha pronunciato la citazione in un italiano chiaro, anche se leggermente meno fluido rispetto al tedesco sfoggiato al Bundestag nel 2023. L’omaggio a Dante, però, ha conquistato l’emiciclo, che ha risposto con una standing ovation, in particolare quando il sovrano ha ricordato l’omaggio della Regina Elisabetta II all’Italia all’indomani dell’attentato di Capaci, in cui perse la vita il giudice Giovanni Falcone.
A concludere la giornata, il ricevimento ufficiale al Quirinale, senza tiara per Camilla ma con tutta la solennità che l’occasione richiedeva, suggellando un viaggio all’insegna della diplomazia, della memoria e dell’affetto verso l’Italia.