
Il Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali ha scritto una lettera ai vescovi cattolici del mondo per richiamare l’attenzione sulla drammatica situazione della Terra Santa e per sollecitare il sostegno alla Colletta del Venerdì Santo, istituita da San Paolo VI per il mantenimento delle comunità cristiane nei Luoghi Santi.
«Caro Fratello nell’episcopato – esordisce la lettera – sento forte la responsabilità di rivolgermi ai Vescovi cattolici del mondo, a nome del Santo Padre, per farvi pervenire l’appello della Chiesa, in risposta al grido di chi si trova in grave sofferenza. Mentre vi scrivo, il nostro cuore è sollevato dalla tregua in atto. Sappiamo che è fragile e che, per natura sua, non basterà da sola a risolvere i problemi e ad estinguere l’odio in quell’area. Ma almeno gli occhi non vedono ulteriori esplosioni e non perpetuano l’angoscia dell’irreparabile. Abbiamo visto pianti, disperazione, distruzione ovunque. Ora – prosegue il documento – la nostra speranza è che il trionfo della morte inferta non sia la sua eterna vittoria. E ci torna la speranza di vedere il Risorto, Gesù Cristo nostro Signore, che proprio in quella terra mostrò, vivo, le piaghe della sua passione. Sentiamo oggi che le parole rivolte dal Santo Padre ai Cristiani che abitano i Luoghi Santi non erano un pio auspicio, ma una speranza possibile: «Voi, fratelli e sorelle in Cristo che dimorate nei Luoghi di cui più parlano le Scritture, siete un piccolo gregge inerme, assetato di pace. Grazie per quello che siete, grazie perché volete rimanere nelle vostre te1Te, grazie perché sapete pregare e amare nonostante tutto. Siete un seme amato da Dio».
La giornata di preghiera e colletta per le opere della Terra Santa si tiene, per tradizione, il Venerdì Santo, che quest’anno cadrà il 18 aprile.