In occasione dell’incontro «Istruzione e formazione per lo sviluppo in Africa: il ruolo delle missioni», tenutosi nei giorni scorsi a Pescara durante il G7 Sviluppo, i missionari italiani hanno lanciato un appello alle autorità dei Paesi del G7 per sostenere l’educazione in Africa. Papa Francesco, in un messaggio per l’evento, ha incoraggiato la promozione di una «cultura dell’incontro». Durante la tavola rotonda, moderata da Davide Dionisi e presieduta dal ministro italiano degli Affari Esteri Antonio Tajani, vescovi e missionari hanno evidenziato la necessità di valorizzare il capitale umano africano, soprattutto i giovani, promuovendo conoscenza e innovazione per rispondere ai problemi educativi del continente.
Monsignor Emilio Nappa ha ribadito l’importanza dell’educazione come strumento di crescita personale e ha auspicato una collaborazione strutturale tra Chiesa e istituzioni. Il missionario comboniano padre Giulio Albanese ha ricordato il calo dei missionari nel continente, passando da 24.000 nel 1990 a 4.000 oggi. Tajani ha ringraziato i missionari, riconoscendo il ruolo cruciale dell’Italia nel sostegno umanitario, estendendo la riflessione anche al Medio Oriente, afflitto da guerre e sfollamenti.
Numerose testimonianze missionarie hanno evidenziato le difficoltà nei Paesi africani, dai conflitti al cambiamento climatico. Suor Maria Micaela Monetti ha parlato dell’importanza della «generatività», ossia la capacità di educare con cura e dignità per promuovere una crescita libera e responsabile.
© Copyright Kalaritana Media