
Un immagine simbolo (foto Ansa/Sir)
L’ultimo report dell’Associazione Meter rivela dati allarmanti sulla pedofilia online. Nel 2024 sono stati segnalati oltre 2 milioni di video pedopornografici, con un aumento del 220% rispetto all’anno precedente. Quasi 2 milioni di foto e 410 gruppi sui social network confermano la diffusione del fenomeno. Le app criptate, come Signal, sono diventate il mezzo principale dei pedocriminali, rendendo difficile l’identificazione e la rimozione dei contenuti illegali.
Un altro dato sconvolgente è l’aumento del fenomeno «Pedomama», che riguarda madri coinvolte in abusi sui propri figli. L’America e l’Europa restano i centri principali della diffusione di materiale illegale, con migliaia di link ospitati su server locali. La fascia di età più colpita è quella tra gli 8 e i 12 anni, ma cresce anche il numero di neonati vittime di abusi, con casi scioccanti documentati in ospedali e sale parto.
L’intelligenza artificiale rappresenta una nuova minaccia: viene usata per creare contenuti falsi di abusi, aumentando la domanda di materiale pedopornografico e rendendo il contrasto ancora più difficile. Il Centro Ascolto Meter ha gestito 490 casi di abusi e situazioni di rischio nel 2024, evidenziando l’urgenza di un’azione concreta.
Don Fortunato Di Noto chiede un dialogo con le piattaforme digitali per bilanciare privacy e sicurezza, e ribadisce l’impegno di Meter nella denuncia e nella prevenzione. L’associazione ha già realizzato 148 incontri formativi per sensibilizzare studenti, insegnanti e famiglie. «Non possiamo restare indifferenti», afferma Di Noto, sollecitando interventi decisi per fermare la pedocriminalità.
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