A Sant’Avendrace si celebra la «Festa degli Sposi» Domenica 16 febbraio dopo la Messa delle 10

La parrocchia di Sant’Avendrace a Cagliari organizza per domenica 16 febbraio la «Festa degli Sposi».

Alla Messa delle 10 il rinnovo delle promesse matrimoniali; seguirà un «pellegrinaggio» alla Grotta della vipera nel viale Sant’Avendrace, dove è previsto l’omaggio-ricordo di Lucio Cassio Filippo e Atilia Pomptilla, i coniugi protagonisti della più bella storia d’amore della Cagliari romana.

Al termine un momento di condivisione fraterna.

La storia dei due coniugi è ricordata soprattutto grazie a un’epigrafe rinvenuta in città.

I fatti narrano che Lucio Cassio Filippo, alto funzionario romano, fu probabilmente esiliato in Sardegna. Sua moglie, Atilia Pomptilla, lo seguì nell’esilio e, secondo la leggenda, pregò gli Dei affinché le fosse concesso di morire al posto del marito gravemente malato.

Le sue suppliche furono esaudite: Atilia morì, e Lucio, miracolosamente guarito, fece incidere un’iscrizione funebre per onorare il sacrificio della moglie.

L’epitaffio, scritto in versi eleganti e toccanti, esalta l’amore e la fedeltà coniugale di Atilia, rendendola un esempio di dedizione assoluta.

Cassio Filippo fece scavare, in ricordo del suo grande amore durato felicemente quarantadue anni, un tempio sotterraneo nel cui frontone sovrastante l’ingresso, oltre alla dedica che onora la matrona deceduta all’età di 60 anni, sono visibili i due serpenti scolpiti nella roccia (considerati dal popolo due vipere), preceduti da foglie, posti uno davanti all’altro per simboleggiare la vita eterna e soprattutto l’immortalità dell’amore coniugale.

Ancora oggi, la loro storia è considerata una delle più commoventi testimonianze di amore coniugale nell’antichità.

 

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