A Quartu l’educazione alimentare arriva nelle scuole L’iniziativa, organizzata dal Comune, è destinata a bambini e famiglie. Obiettivo, sensibilizzare sui benefici di una nutrizione sana e di qualità

Due giornate di educazione alimentare nelle scuole, alla scoperta della dieta mediterranea:  è l’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Quartu Sant’Elena, in collaborazione con Compass Group Italia S.p.A., per sensibilizzare i bambini e le famiglie sui benefici di un’alimentazione sana e di qualità.

L’iniziativa, rivolta agli studenti delle scuole primarie, ha visto il primo incontro stamattina nella Scuola Primaria di via dei Nasturzi. Si prosegue lunedì 24 marzo nella Scuola Primaria di via Beethoven. Durante gli incontri, i bambini hanno l’opportunità di scoprire la provenienza e le caratteristiche dei cibi serviti nella mensa scolastica, con particolare attenzione alla Dieta Mediterranea, riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Gli incontri non saranno solo educativi, ma anche conviviali. Al termine, i bambini e i genitori avranno la possibilità di assaporare i prodotti descritti durante gli interventi e approfondire, con esperti, tematiche legate all’alimentazione sana e sostenibile.

«Riteniamo fondamentale lavorare in stretta collaborazione con le scuole per sviluppare progetti e iniziative rivolte agli studenti, con l’obiettivo di sensibilizzarli sull’importanza di adottare uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata – spiega l’Assessora alla Pubblica Istruzione Cinzia Carta -. Questi appuntamenti sono un’opportunità che abbiamo voluto cogliere grazie alla disponibilità del concessionario della mensa scolastica e della nutrizionista, che lavorano insieme per garantire un servizio di ristorazione scolastica con alti standard di qualità e rispondente alle esigenze dei bambini e delle famiglie. Desidero esprimere il nostro sincero ringraziamento alle scuole per aver accettato con entusiasmo la nostra proposta, contribuendo così a promuovere il benessere dei nostri studenti».

 

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